Speciale Giornata di Preghiera per la Chiesa Perseguitata 2021

Speciale Giornata di Preghiera per la Chiesa Perseguitata 2021

Dell’Alleanza Evangelica Italiana

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SPECIALE SETTIMANA INTERNAZIONALE DI PREGHIERA 10-17 GENNAIO 202

SPECIALE SETTIMANA INTERNAZIONALE DI PREGHIERA 10-17 GENNAIO 2021 Si terrà dal 10 al 17 gennaio 2021 la Settimana Internazionale di Preghiera (SIP) indetta dall’Alleanza Evangelica Europea. A partire dal 1861, l’Alleanza promuove la Settimana Internazionale di Preghiera nella prima metà del mese di gennaio. All’inizio fu qualcosa di rivoluzionario, perché i suoi ideatori erano convinti che, senza dover rinunciare alla propria specifica identità, fosse possibile a credenti di diverse chiese, uniti dalla stessa fede nel Gesù presentato nelle Scritture, fraternizzare attraverso la preghiera. Si trattava, non di pregare per ritrovare un’unità perduta, ma di rallegrarsi piuttosto perché si era uniti in Cristo, nonostante diversità secondarie. L’Alleanza non nacque sotto la spinta di sollecitazioni burocratiche, o del bisogno di visibilità, o della possibilità di sentirsi più forti. Prese origine, invece, da un autentico fervore spirituale e dottrinale. Fin dal suo sorgere, l’Alleanza ha sostenuto la necessità del reciproco riconoscimento tra credenti sulla base di una comune piattaforma dottrinale. Essa non ha mai dato per acquisito il consenso né ha fatto conto che esista, ma ha piuttosto cercato di testimoniarlo.   La «Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani» (SPUC) patrocinata dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e dalla Chiesa cattolica romana è nata molto più tardi (1958) per iniziativa del «Centro ecumenico per l’unità cristiana» di Lione. Le due iniziative hanno visioni dell’unità cristiana profondamente diverse e non devono essere confuse. La Settimana dell’Alleanza Evangelica si basa sull’unità tra i nati di nuovi, quella ecumenica sull’unità tra i battezzati delle chiese. (La redazione) Introduzione La legge del Signore è perfetta, essa ristora l’anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del Signore è limpido, illumina gli occhi. Il timore del Signore è puro, sussiste per sempre; i giudizi del Signore sono verità, tutti quanti sono giusti,sono più desiderabili dell’oro, anzi, più di molto oro finissimo; sono più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi (Salmo 19:7-10). Nel “testo più bello del mondo” (C.S. Lewis), il re Davide si entusiasma per la Parola di Dio ed esulta per quanto sia completa e buona la legge di Dio. È una gioia incontenibile! Durante l’edizione 2021 della Settimana di preghiera desideriamo che lo Spirito di Dio produca in noi la stessa passione suscitata in Davide. Preghiamo che venga conosciuto il potere trasformante e stimolante della Parola di Dio, in modo che in Europa si torni nuovamente a godere della saggezza e della gioia donate da Dio (vv.7-8). Sogniamo persone emozionate davanti alla Parola vivificante di Dio (v.9) e siamo uniti nella preghiera affinché molti si impegnino nel cercare il vero nutrimento e la vita in Gesù Cristo, attraverso le Scritture. Pregate con noi! Questa settimana, ci concentreremo ogni giorno su di un aspetto diverso, emerso dalla lettura della Bibbia, indicato ogni volta da un semplice verbo: leggere, vivere, condividere, invitare, pensare, sperimentare, ascoltare e adorare. I suggerimenti per la confessione, il ringraziamento e le richieste possono essere utilizzati, con la guida dello Spirito Santo, come tracce da ampliare ed integrare con ulteriori temi, legati a ciascuna realtà locale La Settimana di preghiera dell’Alleanza 2021, si svolgerà dal 10 al 17 gennaio ed è stata preparata congiuntamente dalle due componenti linguistiche dell’Alleanza Evangelica Svizzera (francese e tedesca). Andi Bachmann-Roth Segretario generale dell’Alleanza evangelica svizzera (parte di lingua tedesca) IMPEGNO BIBLICO Cari fratelli e sorelle in tutta Europa Anni fa ho preso del tempo per stare da solo davanti a Dio. Per due settimane intere ho camminato meditando sul testo biblico ed è stata un’esperienza affascinante. Ogni giorno leggevo un breve passaggio dalla Bibbia e, mentre percorrevo molti chilometri, meditavo, portando i miei pensieri vaganti a concentrarsi sulle parole lette. In quel periodo accadde qualcosa di molto importante per la mia vita. Fino ad allora avevo spesso cercato di entrare nella parola di Dio partendo dai miei pensieri e dalle mie riflessioni, provando a spremerla come un limone, rimanendo però frustrato dal poco succo che ne traevo. Durante quei giorni invece, fu la Parola di Dio ad entrare in me, trasformando il mio modo di pensare e di vedere la vita. Sono cresciuti in me l’amore e la fame per la Parola di Dio e la mia ricompensa è di ricevere orientamento dal Signore. È quindi con molta gratitudine verso gli autori degli otto contributi per la preghiera di quest’anno, che consiglio di avvicinarvi a questa grande risorsa, costruita attorno ai verbi leggere, vivere, condividere, invitare, pensare, sperimentare, ascoltare, adorare. Leggendoli ho avuto modo di riflettere sul modo con cui la Bibbia ci porta più vicini a Dio, ai nostri fratelli e sorelle, ai nostri vicini ed anche a noi stessi. Essa ci radica nel nostro creatore e in tutta la sua creazione. La mia preghiera è che alla fine di questa settimana di preghiera, ognuno di noi trovi gli stimoli per impegnarsi con nuovo vigore nei confronti di Dio. Egli sa come realizzare la Sua potente opera in noi, portando il frutto promesso. Thomas Bucher – Segretario generale dell’Alleanza evangelica europea Un caloroso ringraziamento alla squadra che ha lavorato per questo progetto: Oli Proctor, Gran Bretagna, e i due segretari generali dell’Alleanza evangelica svizzera, Christian Kuhn e Andi Bachmann-Roth (1) GIORNO 1: 10 gennaio 2021 LEGGI LA PAROLA DI DIO Lettura biblica: Salmo 119:11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te RIFLESSIONE Nel 2011 una chiesa evangelica, con sede a Chicago, ha svolto un’indagine alla quale hanno partecipato circa 250.000 persone appartenenti ad oltre mille chiese di diverse località, dimensioni e denominazioni. Due dei dati più significativi del sondaggio riguardavano l’impegno nei confronti delle Scritture, sia dal punto di vista individuale, sia da quello della vita della chiesa. I risultati migliori nell’ambito della crescita spirituale, sono emersi dalle realtà in cui la Bibbia è il fondamento di ogni aspetto della vita ecclesiale. Si tratta dell’evidente demolizione di tutte le teorie che si fondano sull’offerta di programmi ben organizzati per lo sviluppo spirituale delle chiese. Ciò spinge al ripensamento riguardo a molte strategie che puntano ad impiegare ogni tipo di risorsa nell’attivismo e nella costruzione di eventi emotivamente coinvolgenti. Nel Salmo 119, tra le altre cose, è celebrato il potere della Parola di Dio nel frenare atteggiamenti e comportamenti errati. Il salmista ha sperimentato in prima persona la sua efficacia nel favorire l’obbedienza alla legge di Dio. Egli ha visto gli effetti della centralità della Parola di Dio sulla vita di un popolo intero. Qual è l’insegnamento per un tempo come il nostro, in cui le Scritture sono ormai accessibili in quasi tutte le lingue conosciute? È opinione diffusa che il Salmo 119 sia stato scritto poco dopo l’esilio babilonese, quando i simboli principali della presenza di Dio tra il Suo popolo – l’arca dell’alleanza e la monarchia – erano andati perduti. La Torah, la legge di Dio era quindi accolta come la forma più evidente dell’impegno di Dio verso il Suo popolo. Per questo motivo il salmista sente la grande responsabilità di conservare la parola nel suo cuore: essa è la stessa voce di Dio! Considerate la vostra salute spirituale: state crescendo nel vostro amore per Dio e per gli altri? Quali discipline spirituali potete adottare nella vostra vita per mantenere acceso il fuoco, ricordando soprattutto che l’impegno con la Scrittura è di gran lunga l’indicatore più significativo di salute e crescita spirituale? Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà. (Salmo 1:1-3) Dedica del tempo, insieme alla chiesa, alla lettura del Salmo 119 nella sua interezza. È il capitolo più lungo della Bibbia (176 versetti) ed i suoi benefici per il lettore che si impegna a studiarne le verità sono infiniti. ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione Chiediamo perdono per tutto il tempo perso cercando alternative all’efficacia Parola di Dio, considerando secondaria la sua importanza per la nostra crescita Chiediamo perdono per aver ritenuto la nostra “voce interiore” più importante della “voce di Dio Ringraziamento: Ringraziamo per la disponibilità della Scrittura in Europa, riconoscendo il sacrificio di coloro che nei secoli hanno dato la vita, per vedere la Bibbia tradotta nelle lingue dei popoli Ringraziamo per coloro che nelle nostre chiese “faticano” (1 Tessalonicesi 5:12) per conservare la Parola di Dio in favore del Suo popolo Richieste: Preghiamo per le attività di traduzione tuttora in corso, affinché i restanti popoli del mondo senza Bibbia siano presto in grado di leggere e ascoltare la Parola nella propria lingua Preghiamo che nelle nostre comunità cresca l’amore per la Parola di Dio e l’obbedienza al suo insegnamento Preghiamo per tutti coloro che sono impegnati nella predicazione della Parola di Dio, affinché possano continuare a ricevere e trasmettere fedelmente l’insegnamento dell’intero consiglio di Dio, equipaggiando il Suo popolo per affrontare la vita. (2) GIORNO 2: 11 gennaio 2021 VIVI LA PAROLA DI DIO Lettura biblica: Luca 10:25-37 Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?» Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa’ questo, e vivrai». Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s’imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. Ma un samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, presi due denari, li diede all’oste e gli disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”. Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?» Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va’, e fa’ anche tu la stessa cosa». RIFLESSIONE Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?» Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va’, e fa’ anche tu la stessa cosa». (Luca 10:36-37). Se desideriamo avere un impatto sulla società, è utile fermarci e porci le domande giuste. Perché facciamo ciò che facciamo? Qual è la nostra motivazione per il nostro coinvolgimento in favore della giustizia sociale? Quali sono i bisogni reali di cui occuparsi? Gesù sapeva che porre domande è un modo saggio per aiutare le persone a maturare. Allo stesso tempo egli fu sempre disponibile verso chiunque volesse porgli domande. C’era qualcosa che attirava a Gesù persone di tutte le classi e generazioni. Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?» Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?». Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa’ questo, e vivrai». Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo? (Luca 10:25-29). La risposta di Gesù arrivò attraverso la parabola cosiddetta “del buon samaritano”. Nella sua conclusione Gesù rivolse un’altra domanda: “Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?” (10:36). Questo studioso di religione scoprì che la giustizia sociale (ossia il rispetto della volontà di Dio) inizia semplicemente con l’essere un vicino, mostrando compassione per la sua condizione. Ogni cristiano è chiamato ad essere prossimo, a stare in contatto con gli altri. Non si tratta di avere il controllo sui nostri vicini, ma di essere completamente liberi di comportarci con compassione. Diventa un vicino! Apriamo gli occhi verso la realtà che ci circonda, muovendoci con azioni concrete. Gesù esorta ad unirci a lui nel costruire un mondo più giusto. Il nostro impegno implica due tipi di relazione: con Dio e con il nostro prossimo. Si tratta di una sola chiamata, con due espressioni diverse. La giustizia di Dio ha sempre ricadute a livello sociale, per questo è nostra responsabilità cercare insieme la sua giustizia. Il nostro prossimo rifiuta forse di ascoltare la Parola di Dio, ma può leggere gli insegnamenti del Signore attraverso la nostra vita. “Vai e fai qualcosa!” questa è la sfida che William Booth, il fondatore dell’Esercito della Salvezza aveva lanciato dopo aver visto la difficile situazione di molti senzatetto a Londra. Vai e vivi l’Evangelo! Alcune domande per la riflessione: l’azione del buon samaritano ebbe dei costi personali. Siamo pronti a pagare il prezzo quando il Signore ci indica di andare a “fare qualcosa”? Il samaritano chiese aiuto all’oste e gli affidò il suo vicino. Chi può aiutarci a realizzare la giustizia sociale, anche al di fuori della nostra solita cerchia? Facciamo domande pretestuose per evitare di esercitare le responsabilità verso chi ci è stato dato da Dio? Come posso essere un vicino compassionevole per qualcuno oggi? ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: Chiediamo perdono per l’incapacità di comprendere il vero bisogno dei nostri concittadini che non conoscono Dio e la Sua Parola Chiediamo perdono perché ci viene molto facile dividere le nostre parole dalle nostre azioni Ringraziamento: Siamo grati per la forza trasformante dell’Evangelo di Gesù Cristo Siamo grati per la capacità dell’annuncio evangelico di tenere unite tra loro la salvezza e la giustizia Richieste: Preghiamo affinché possiamo acquisire una maggiore consapevolezza dei bisogni sociali della nostra città Preghiamo per il coraggio di ubbidire quando il nostro Signore dice: “Va’ e fa’ anche tu la stessa cosa” (Luca 10:37) Preghiamo che, come Gesù, possiamo essere disponibili per chi ha domande Preghiamo affinché siamo in grado di aprire gli occhi per vedere coloro che altri potrebbero ignorare (3) GIORNO 3: 12 gennaio 2021 CONDIVIDI LA PAROLA DI DIO Lettura biblica: Filippesi 1:3-6 Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi; e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia a motivo della vostra partecipazione al vangelo, dal primo giorno fino a ora. E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù RIFLESSIONE L’organizzazione e lo svolgimento della vita sono spesso una questione di collaborazione. Tutto sembra essere caratterizzato da questa parola chiave. I nostri matrimoni necessitano di “collaborazione”; nel nostro lavoro si invoca la “collaborazione”; nel mondo degli affari è d’obbligo la “collaborazione”. Anche noi, come organizzazione che distribuisce la Bibbia alle categorie sociali più bisognose, abbiamo spesso la necessità di essere aiutati da collaboratori sia sul piano spirituale sia su quello pratico o finanziario. Paolo considera il modo con cui i suoi interlocutori di Filippi, sono stati benedetti e trasformati, attraverso la collaborazione con lui. Egli focalizza l’attenzione sulla “buona opera” che viene portata a compimento e la inserisce dentro alla “collaborazione nel Vangelo” come manifestazione dell’impegno verso il Signore Gesù. Nel piano di Dio possiamo coltivare gli stessi criteri e quindi la stessa visione di Paolo e dei credenti di Filippi, incoraggiando la collaborazione “nel Vangelo” ed essendo consapevoli che essa è parte della buona opera che Dio sta portando a compimento nella vita del Suo popolo. I filippesi avevano generosamente sostenuto Paolo nei suoi bisogni economici, partecipando così attivamente al suo stesso servizio per la crescita dell’opera di Dio. Questo è uno dei motivi per cui in questa parte della Parola di Dio è posta una grande enfasi alla gioia che deriva dalla collaborazione, anche finanziaria, nella diffusione dell’Evangelo. Sono considerazioni che ci aiutano a tenere presente la portata spirituale del contributo pratico e finanziario all’interno dell’opera di Dio. Chi è spinto a donare le proprie risorse per l’avanzamento del regno di Dio, si trova a sua volta dentro ad un percorso di crescita davanti a Dio, in cui è equipaggiato e sostenuto dallo Spirito Santo. È quindi utile, in questa ottica, il pensiero finale di Paolo, “E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (v.6), con cui esprime la consapevolezza che i suoi collaboratori di Filippi saranno sostenuti da Dio stesso, che manterrà l’impegno di sostenerli e completare il buon lavoro iniziato in loro. Oggi riflettiamo con gioia sulla grande schiera di sostenitori che danno senza sosta, sia finanziariamente sia spiritualmente, e rendono possibile la diffusione della Bibbia in tutto il mondo. Pensiamo anche al modo con cui questa generosità è segno dell’impegno di Dio stesso, sovrano, amorevole e propositivo. Riflettiamo anche sui mezzi entro i quali questa generosità e sostegno è segno di un buon lavoro portato a termine da un Dio sovrano, amorevole e propositivo. ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: Chiediamo perdono per la nostra paura di diventare poveri economicamente, preferendo il “ricevere” al “dare” Chiediamo perdono per aver ceduto spesso alla tentazione di mettere i doni ricevuti al posto del Donatore, ritenendo nostro ciò che il Signore ci ha dato da amministrare per Lui Ringraziamento: Siamo grati al Signore per averci legati insieme nell’amore e nell’unità mentre lavoriamo insieme. Come “il ferro affila il ferro”, possiamo “affilarci” e incoraggiarci a vicenda in Cristo (Colossesi 3:14, Proverbi 27:17). Siamo grati al Signore per averci riempiti quotidianamente con la conoscenza della Sua volontà “in ogni sapienza e intelligenza spirituale”. Vogliamo camminare “in modo degno” di Lui, per piacergli “in ogni cosa”. (Colossesi 1:9-10) Siamo grati al Signore per la conferma dei Suoi doni e della Sua vocazione. Siamo grati al Signore, per aver affidato ad alcuni di noi il compito di piantare, ad altri di irrigare, mantenendo il Suo impegno esclusivo nel far crescere. Ha assegnato a ciascuno di noi la propria parte nei piani e negli scopi del Suo regno (1 Corinzi 3:6-7) Siamo grati al Signore per tutti coloro che generosamente e con sacrificio donano risorse all’opera del Vangelo Richieste: Preghiamo per collaborazioni in tutta Europa incentrate sulla diffusione della Bibbia. Preghiamo che il Signore ci aiuti a portare “frutto in ogni opera buona crescendo” insieme nella Sua conoscenza (Colossesi 1:9,10) Preghiamo che il Signore, nella Sua grazia, continui a sviluppare i Suoi doni e la Sua vocazione nel Suo popolo mentre collaboriamo insieme nel Vangelo (Romani 11:29) Preghiamo per il lavoro di Wycliffe Italia, impegnata nella traduzione della Bibbia in russo, affinché dia i suoi frutti per quei popoli a lungo privati della Sua Parola. Preghiamo per la collaborazione tra Wycliffe Norvegia ed il popolo Raja del sud-est asiatico Preghiamo affinché possiamo essere fedeli e diligenti nell’adempiere alla Sua missione (I Corinzi 3: 6,7). Preghiamo affinché coloro che donano generosamente per l’opera di Dio possano sperimentare le Sue benedizioni e la gratitudine di coloro ai quali hanno fornito il “seme per il seminatore”. Possa esserci un abbondante raccolto di giustizia per la Sua gloria e lode! (2 Corinzi 9:10) (4) GIORNO 4: 13 gennaio 2021 INVITA ALL’ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO Lettura biblica: Deuteronomio 6,20-21.24-25 Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: «Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste prescrizioni che il Signore, il nostro Dio, vi ha date?». Tu risponderai a tuo figlio: «Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente…Il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi e di temere il Signore, il nostro Dio, affinché venisse a noi del bene sempre ed egli ci conservasse in vita, come ha fatto finora. Questa sarà la nostra giustizia: l’aver cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti al Signore nostro Dio, come egli ci ha ordinato». RIFLESSIONE: Trent’anni fa un mio amico mi invitò a unirmi al gruppo studentesco cristiano della nostra scuola, dandomi la possibilità di entrare in contatto per la prima volta con la fede cristiana. Nel gruppo si leggeva la Bibbia insieme con semplicità e scoprii che lo scopo era di conoscere Dio. Non si trattava di ricevere ordini su ciò che avrei dovuto fare o non fare. Il mio amico non aveva tenuto per sé il suo tesoro, ma aveva invitato anche me a trovarlo. La condivisione e la trasmissione della fede, hanno fatto parte del cristianesimo fin dall’inizio e non riguardano semplicemente la comunicazione di credenze o principi teorici. È qualcosa di molto più profondo. L’invito alla fede cristiana è innanzitutto l’invito ad entrare nella grande narrazione della libertà di Dio e dell’umanità: da Abramo all’Esodo, dall’incarnazione di Gesù Cristo alla Sua risurrezione. È principalmente attraverso la Bibbia che Dio comunica con noi e la sua funzione è simile a quella del tabernacolo dell’Antico Testamento: è il luogo designato per entrare alla presenza di Dio. Invitare altri nelle nostre chiese, per ascoltare la Parola di Dio insieme a noi è molto più di un semplice regalo. È l’offerta della possibilità di scoprire il valore e la ricchezza di Dio e della vita con Lui. Dio utilizza i momenti di proclamazione pubblica della Bibbia per parlarci molto più di quanto avviene quando la leggiamo da soli. È molto utile ascoltare l’insegnamento dalla Bibbia da parte di persone che ne riconoscono l’inerranza, si sottomettono alla sua autorità come parola rivelata di Dio e la espongono nella sua totalità ed unità, come la narrazione del piano di salvezza di Dio, realizzato da Gesù Cristo e comunicato dallo Spirito Santo. ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: chiediamo perdono per non aver sempre riconosciuto la predicazione della Parola di Dio nella chiesa come sufficiente per la nostra conoscenza di Dio e per la salvezza dei perduti chiediamo perdono per la paura nell’invitare amici, conoscenti, vicini, all’ascolto della Parola di Dio Ringraziamento: Siamo riconoscenti per l’esistenza di chiese dove la Parola di Dio è predicata fedelmente Samo riconoscenti per l’esistenza di libri che aiutano ad approfondire lo studio e la conoscenza della Parola di Dio. Richieste: Preghiamo che in ogni città della nostra nazione ci siano chiese dove la Parola di Dio è predicata fedelmente Preghiamo che il popolo di Dio cresca la sete per l’ascolto della Parola di Dio, evitando di attingere da altre fonti Preghiamo che nella nostra nazione sia promossa e mantenuta la libertà di proclamare la buona notizia dell’Evangelo Preghiamo per delle persone (chiamandole per nome) che vorremmo invitare ad ascoltare la Parola di Dio nella nostra chiesa. (5) GIORNO 5: 14 gennaio 2021 PENSA CON LA PAROLA DI DIO Lettura biblica: Luca 10:27 Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso RIFLESSIONE: Uno degli aspetti più attraenti di Gesù è il modo con cui onora la nostra mente. Non ci chiede di spegnere l’intelligenza, anzi, il comandamento più grande dice che ameremo Dio con tutta la nostra mente. A Dio piace quando le Sue creature pensano, investigano, scandagliano i Suoi pensieri. È inevitabile comunque, che la diversità dei pensieri di Dio rispetto a quelli umani, possano creare disagi o interrogativi nella riflessione. Nella Bibbia si incontrano passaggi difficili e non facilmente comprensibili all’intelligenza umana. Il Signore invita a non aggirare le nostre domande, ma a scavare in profondità, indagando e presentandole sinceramente a Lui stesso e a persone di cui ci fidiamo. La Bibbia stessa ci insegna che non siamo i primi nella storia la cui fede viene provata. Spesso i dubbi sulla Sua Parola hanno influenzato la relazione tra l’uomo e Dio, così come le relazioni tra gli uomini. Le distanze tendono ad aumentare, la comunicazione è inquinata ed è sempre più difficile incontrarsi. È ciò che può accadere quando non presentiamo a Dio le domande urgenti e i dubbi che affliggono la nostra mente e il nostro cuore. Nella Bibbia, i Salmi indicano il modo con cui rimanere in relazione con Dio. Ci sono esempi di persone che, nella loro angoscia, sono stati condotti ad aprire il cuore a Dio (Sl 13; Sl 69) onestamente, con franchezza e senza ambiguità. Lo Spirito Santo è in grado di rispondere ai dubbi più profondi, arrivando con la Sua Parola, nelle parti più profonde del nostro essere. Egli può accompagnare a fissare gli occhi sul Signore Gesù Cristo, sciogliendo i dubbi e schiarendo la strada davanti a noi. Gesù è la persona in cui l’amore di Dio si manifesta ai nostri occhi con chiarezza. Quando guardo Gesù, mi diventa chiaro che in Lui ogni Sua promessa la sua promessa è destinata anche a me. È da questo che dipende la mia fede, non da sentimenti o pensieri personali. Ci si può abbandonare nelle Sue braccia accoglienti, perché Egli è “per noi” (Romani 8:31ss) ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: Chiediamo perdono per aver spesso relegato l’efficacia della Parola di Dio al livello dei nostri sentimenti, producendo una fede intimistica e sterile Chiediamo perdono per aver spesso dato ai “vani ragionamenti” umani (Rm 1,21) lo stesso (o maggior) valore attribuito da Dio alla Sua Parola Ringraziamento: Siamo riconoscenti per il valore che il Signore ha attribuito alla nostra mente Siamo grati per l’opportunità di aprire il nostro cuore davanti a Dio Siamo grati per la potenza della sua grazia, per cui neanche i nostri dubbi possono separarci dal suo amore Richieste: Preghiamo che l’insegnamento e lo studio della Parola di Dio assuma un ruolo prioritario nell’agenda delle nostre chiese Preghiamo che le case editrici evangeliche abbiano le risorse per continuare l’opera di divulgazione della Bibbia e di libri utili a diffondere il pensiero biblico evangelico Preghiamo che gli istituti di formazione biblica e teologica possano operare per formare una generazione di insegnanti della Parola di Dio Preghiamo che gli studenti ed i docenti universitari evangelici ricevano la sapienza per vivere e trasmettere i valori della fede cristiana nel mondo accademico (6) GIORNO 6: 15 gennaio 2021 SPERIMENTA LA PAROLA DI DIO Letture bibliche: Isaia 55:10-11; Salmo 119:112; Matteo 7:24-27 Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata. Ho messo il mio impegno a praticare i tuoi statuti, sempre, sino alla fine Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande RIFLESSIONE: Da diversi anni nella nostra chiesa si svolge una “colazione biblica”. Si tratta di un’esperienza biblica, aperta, semplice e stimolante per la nostra chiesa locale e per le persone senza un retroterra cristiano. È incredibile vedere come, giorno dopo giorno, la Parola di Dio riesca a toccare il cuore e la mente di ogni partecipante. Si chiama “colazione biblica” perché spesso è la prima cosa che facciamo appena svegli al mattino. I membri della nostra chiesa vivono in luoghi diversi e spesso distanti tra loro, tuttavia, durante la settimana, possiamo accordarci per leggere e meditare tutti gli stessi testi biblici (è molto utile scegliere il brano da cui è stata tratta la predicazione della domenica in chiesa) per cinque giorni. Dopo aver letto attentamente il testo concordato, ognuno sceglie un brano, un argomento o un passaggio da condividere con gli altri. Non si tratta di fare uno studio esegetico completo del capitolo, ma solo una meditazione di alcuni elementi. Incontrandoci di persona, o comunicando tra noi attraverso il telefono, abbiamo l’occasione di parlare di ciò che abbiamo riflettuto intorno agli insegnamenti della Parola di Dio e di come essi hanno inciso sulla nostra vita. È un’ottima occasione anche per pregare insieme, rimanendo collegati tra noi con i temi della Parola di Dio. Questo semplice metodo ci ha permesso di coinvolgere molti amici non credenti, che hanno potuto scoprire il messaggio dell’Evangelo. Estratto da una testimonianza di Christian Kuhn, direttore dell’Alleanza Evangelica Svizzera (parte francofona) ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: Chiediamo perdono per quante volte abbiamo organizzato il nostro tempo senza considerare la necessità di ascoltare la Parola di Dio Chiediamo perdono per quante volte ascoltiamo la predicazione della Parola di Dio, senza lasciare che essa incida nelle nostre scelte quotidiane Ringraziamento: Siamo grati per la possibilità di applicare gli insegnamenti della Parola di Dio in tutta la nostra vita Siamo grati per la ricchezza delle relazioni tra persone che possono parlarsi con gli insegnamenti ricevuti dalla Bibbia Siamo grati per la capacità della Parola di Dio di trasformare la vita di chiunque crede in Lui Richieste: Preghiamo che nelle nostre chiese cresca il desiderio di un pensiero comune fondato sull’ascolto della Parola di Dio Preghiamo che nei nostri concittadini nasca (o cresca) il desiderio di ascoltare la Parola di Dio Preghiamo che il Signore metta sulla nostra strada le persone che lo stanno cercando, ma non sanno che Egli parla attraverso la buona notizia dell’Evangelo di Gesù Cristo Preghiamo per lo sviluppo di idee o programmi volti a promuovere la proclamazione della Parola di Dio nella nostra città (7) GIORNO 7: 16 gennaio 2021 ASCOLTA LA PAROLA DI DIO Lettura biblica: Luca 8:1-15 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, l’amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i dodici con i loro beni. Or come si riuniva una gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola:«Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Un’altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. Un’altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. Un’altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!»I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola. Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano. Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza RIFLESSIONE “E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.” (Luca 8:15) Nella nostra vita ci sono situazioni in cui non ci sentiamo ascoltati o noi stessi non riusciamo ad ascoltare. L’ascolto è una questione profonda, che va ben oltre la ricezione di onde sonore. Probabilmente Gesù ha vissuto una situazione simile e si scorge una certa ironia quando, dopo il suo racconto della parabola del seminatore, i discepoli fanno fatica a capire il senso di ciò che stanno ascoltando dal loro maestro (Luca 8:9). Dietro questa esperienza, che si potrebbe definire persino frustrante per Gesù, c’è un grande dramma che ricorre costantemente nella Bibbia: si possono avere orecchie sane, ma non essere in grado di sentire (Isaia 6:9; Ezechiele 12:2). Il motivo alla base di questa incapacità non è semplicemente la lentezza. Sembra che alcune verità richiedano qualcosa di più del buon senso per essere comprese. Secondo Gesù esiste un problema più profondo. Egli dice che per essere in grado di ascoltare occorre un “cuore nobile e buono”. Il seme della parola di Dio può mettere radici e portare frutto solo nella vita di un certo tipo di persone. Come è allora possibile essere persone che ascoltano, la cui vita è proprio come il “buon terreno”? In primo luogo, abbiamo bisogno di un rinnovamento fondamentale, perché il nostro cuore è deformato come il terreno roccioso o spinoso della parabola. Ciò rende il nostro intimo più profondo poco incline alla voce di Dio. È necessario un intervento divino in grado di cambiare radicalmente il nostro essere. È necessario che la verità, Gesù Cristo stesso, sia in noi affinché diventiamo capaci di ascoltare (Giovanni 8:45; II Corinzi 3:18 e 11:10; Efesini 4:14ss). Secondo, per rimanere capaci di udire, abbiamo bisogno di un carattere divino. Che cosa ci guida nel profondo del nostro cuore? Quali sono i nostri desideri? Che cosa amiamo? Siamo orientati al bene, a Gesù? Il rinnovamento del cuore è un dono. Noi possiamo collaborare per vivere la benedizione di un carattere divino, attraverso le discipline spirituali come l’adorazione, la preghiera, il digiuno, la lettura biblica, solo per indicarne alcune. Sono come attrezzi per il giardinaggio che ci aiutano a mantenere il suolo del nostro cuore libero da distrazioni e distruzioni, favorendo la crescita ed il germoglio del seme di Dio. È il percorso meraviglioso per diventare maturi e pronti a ricevere ed ascoltare la voce di Dio. ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: Chiediamo perdono per non aver sempre dato alla Parola di Dio il valore indicato dal Signore Gesù Chiediamo perdono per aver spesso trascurato la disciplina della Parola di Dio nella nostra vita Ringraziamento: Siamo grati al Signore per aver preservato la Sua Parola nei secoli, facendola arrivare fino a noi Siamo riconoscenti per tutte le persone, istituzioni e chiese che ci aiutano a diventare persone in grado di ascoltare e comprendere la Parola di Dio. Preghiera: Preghiamo che nel popolo di Dio cresca il desiderio di ascoltare la predicazione della Parola di Dio Preghiamo che le chiese nel nostro continente mettano la predicazione della Parola di Dio al centro della loro missione Preghiamo che il Signore susciti una generazione di predicatori fedeli nell’ascoltare e trasmettere la Parola di Dio (8) GIORNO 8: 17 gennaio 2021 ADORA CON LA PAROLA DI DIO Letture bibliche: Isaia 6:1-3; 2 Timoteo 3:16-17 Nell’anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona RIFLESSIONE Come un bambino che si è perso in mezzo alla folla, incapace di ritrovare i suoi genitori, ha bisogno che suo papà e sua mamma lo cerchino andandogli incontro, così qualunque essere umano, smarrito in un mondo senza guide, ha bisogno che sia Dio stesso ad andargli incontro per indicargli la direzione. Senza l’iniziativa della rivelazione di Dio saremmo persi. Senza l’ascolto della Sua rivelazione, ci sforziamo di raggiungerlo inutilmente, inciampando e cadendo. Ma quando Dio si rivela a noi, in Suo Figlio Gesù, siamo in grado di rispondere nell’adorazione. Ciò è molto chiaro nel brano che abbiamo letto oggi, in cui Isaia riceve un’incredibile visione. La presenza di Dio lo convince di peccato ed egli è pronto a rispondere con il pentimento ed accetta senza indugi la Sua chiamata. Senza la rivelazione di se stesso da parte di Dio, l’adorazione di Isaia sarebbe stata incerta, male informata, e disorientata. Lo studioso del Nuovo Testamento David Peterson ha definito la vera adorazione in questo modo meraviglioso: “L’adorazione del Dio vivente e vero è essenzialmente un impegno con Lui nei termini che Egli stesso propone e nei modi che solo Lui rende possibili”. Possiamo quindi adorare Dio, lodando e ringraziando per tutto ciò che ha fatto e farà in Europa, ma qual è il modo in cui possiamo essere certi di ricevere la rivelazione del Dio vivente e vero? Come impegnarci nei termini che Egli stesso ha stabilito e reso possibili? Lutero ha risposto così a questa domanda: “L’uomo che vuole sentire Dio parlare, legga la Sacra Scrittura”. Senza la Bibbia non sentiamo Dio parlare, e senza sentire Dio parlare non sappiamo che cosa fare. Non trascuriamo l’adorazione, ma soprattutto adoriamo Dio in Spirito e verità. Leggi la Bibbia e ascolta la voce di Dio! Leggi la Bibbia e vedi Gesù! Leggi la Bibbia e ricevi la potenza dello Spirito Santo! ARGOMENTI PER LA PREGHIERA Confessione: Chiediamo perdono per aver coltivato forme di adorazione che, invece del Signore, hanno messo al centro l’uomo ed i suoi bisogni Chiediamo perdono per la pretesa di poter raggiungere Dio con la nostra adorazione, invece di celebrarlo come risposta alla Sua iniziativa Ringraziamento: Siamo grati per l’iniziativa amorevole di Dio nel rivelarsi all’umanità perduta Siamo riconoscenti per il privilegio di poterlo celebrare in virtù del patto che ha stretto con il Suo popolo in Gesù Cristo Richieste: Preghiamo che il popolo di Dio cresca nell’adorazione di Dio in Spirito e Verità Preghiamo che la predicazione della Parola di Dio nelle nostre chiese sia orientata al primato di Dio e trasformi il Suo popolo Preghiamo che il canto e la musica nelle nostre chiese sia ispirato dalla verità della Scrittura e orientato alla sola adorazione di Dio (traduzione e adattamento a cura di Sergio De Blasi)